E' bellissimo avvicinarsi in questo modo a casa: lentamente, gradualmente, senza passare attraverso quelle porte spazio temporali che sono gli aeroporti, ma attraversando frontiera dopo frontiera i confini dei paesi tra questi due continenti.
Dalla Russia all'Estonia, dall'Estonia alla Lettonia e poi dalla Lettonia alla Lituania: ogni volta una frontiera, ogni volta un controllo dei passaporti, ogni volta una valuta da cambiare e una nuova lingua, nuova gente, oltre ai paesaggi che diventano sempre piu' familiari per me e sempre piu' nuovi per Lucy.
Questo lento passaggio da uno stato all'altro permette di realizzare davvero tutta la distanza che c'e' e tutta la differenza che colma questa distanza: in aereo si immagina guardando dall'oblo, nel giro di poche ore, quello che sta succedendo 10 mila metri piu' in basso... via terra lo si vede, lo si respira e ci si pongono sempre piu' interrogativi, si scopre sempre di piu' di non conoscere e la curiosita' aumenta chilometro dopo chilometro, angolo dopo angolo, piazza dopo piazza.
Via terra ci si stanca anche, via terra bisogna organizzare, cercare, provare, trovare, come se fosse una grande caccia al tesoro con tanto di mappa e di indizi da trovare di volta in volta (il tutto e' facilitato poi dagli uffici turistici che sono una specie di bonus)... e il tesoro non sono solo i luoghi che riservano sorprese quotidiane, ma sono le persone che si incontrano sugli autobus, sui treni, negli ostelli... sono le persone che - come noi - viaggiano, ma sono anche le persone che vivono nei luoghi in cui noi siamo solo di passaggio e ci dicono di divertirci nel loro paese... "Enjoy Estonia!", "Enjoy Latvia!"... quale miglior benvenuto si potrebbe ricevere dai locali se non l'evidente desiderio di condividere quello che di bello c'e' nella propria nazione con chi ha voglia di visitarla?
domenica 29 luglio 2007
I miss my home. Lucy
My traveling is almost for one month.The whole project from Beijing to Aosta will be over in 11 days.Now we are in Lithuania.It is totally western style.I could not find any hint of my eastern cultures.Although I think I understand them for I already read a lot of book about western countries,I am still shocked by the buildings ,the arts, the people......I feel really like this adventure life.But I really miss my parents. Home to me is farther but to Mretina is closer now.
mercoledì 25 luglio 2007
Tallin (martina.ita)
Durante la notte di viaggio tra San Pietroburgo e Tallin abbiamo conosciut Chris, un ragazzo di Chicago che sta studiando russo... avendo deciso la mattina su due piedi di andare a farsi un giro in estonia prima di raggiungere degl iamici domani a riga, e´ venuto con noi fino all´östell dove avevamo la prenotazione... e cosi´fino a domani abbiamo un nuovo compagno di viaggio!
Siamo arrivati alla stazione degli autobus alle .30 del mattino... Tallin ci ha accolti con un cielo coperto e una serie di ubriachi accoglienti che ci hanno subito messo di buonumore: tre ragazzi sul dal balcone di un bar stavano finendo la loro serata e ci hanno chiesto di dove fossimo... appena hanno sentito"italia" hanno iniziato a cantare... thetś amore vita bella... Dopodiche´ un signore barcollante ci ha gentilmente e un po´ivasivamente accompagnati alla fermata del nostro bus... e in ostello una signora che aspettava un gruppo di turisti da accompagnare (con alito che sapeva di alcohol alle 9 del mattino) ci ha spiegato la storia della citta´, i posti da vedere e ci ha raccontato dei fatti dello scorso aprile, di cui io e lucy non sapevamo niente e che poi Chris ci ha spiegato in dettaglio. In riassunto, lo scorso aprile gli estoni, riappropriatisi nel 91 della loro indipendenza dalla Russia e progressivamente sempre piu´consci e fieri della loro entita´nazionale, hanno deciso di spostare un monumento sovietico da una parte all´altra della citta´(la loro capitale)... la reazione dei russi si e´manifestata in vere e proprie guerriglie fatte di fuochi e vetrine distrutte nel centro di questa citta´medievale patrimonio dell´umanita´unesco...
Tallin e´meravigliosa... un centro storico medievale in cui riecheggiano antichi miti di cavalieri e crociati, principesse, mercanti... il medioevo europeo, i commercianti del baltico... l´europa, l´europa che per me si avvicina sempre di piu´... l´europa che arriva, con tutta la potenza della sua storia!
Siamo arrivati alla stazione degli autobus alle .30 del mattino... Tallin ci ha accolti con un cielo coperto e una serie di ubriachi accoglienti che ci hanno subito messo di buonumore: tre ragazzi sul dal balcone di un bar stavano finendo la loro serata e ci hanno chiesto di dove fossimo... appena hanno sentito"italia" hanno iniziato a cantare... thetś amore vita bella... Dopodiche´ un signore barcollante ci ha gentilmente e un po´ivasivamente accompagnati alla fermata del nostro bus... e in ostello una signora che aspettava un gruppo di turisti da accompagnare (con alito che sapeva di alcohol alle 9 del mattino) ci ha spiegato la storia della citta´, i posti da vedere e ci ha raccontato dei fatti dello scorso aprile, di cui io e lucy non sapevamo niente e che poi Chris ci ha spiegato in dettaglio. In riassunto, lo scorso aprile gli estoni, riappropriatisi nel 91 della loro indipendenza dalla Russia e progressivamente sempre piu´consci e fieri della loro entita´nazionale, hanno deciso di spostare un monumento sovietico da una parte all´altra della citta´(la loro capitale)... la reazione dei russi si e´manifestata in vere e proprie guerriglie fatte di fuochi e vetrine distrutte nel centro di questa citta´medievale patrimonio dell´umanita´unesco...
Tallin e´meravigliosa... un centro storico medievale in cui riecheggiano antichi miti di cavalieri e crociati, principesse, mercanti... il medioevo europeo, i commercianti del baltico... l´europa, l´europa che per me si avvicina sempre di piu´... l´europa che arriva, con tutta la potenza della sua storia!
Tallin a beautiful and comfortable place (Lucy)
When I left Russia.I felt a little bit sorry for I just started to like it.But as we got to Tallin this morning.The old town is incredibilly beautiful.For More,I am deeply moved by the people here.They are really really kind .I like theirs smilimg and friendly greeting. The first time I feel comfortable after the traveling.I feel I am warmly welcome by the local people.It is really great feeling.They are like angles.They sing the song to us,introduced their city to us,lend turist blanket free when it was rain......to much to say about them.
martedì 24 luglio 2007
Ultimo giorno a San Pietroburgo (martina.ita)
San Pietrobugo, questa citta' magnifica voluta da Pietro il Grande 300 anni fa, pianificata e disegnata da alcuni tra i piu' grandi architetti dell'epoca come Rastrelli, inframezzata da canali che dividono le vaire isole da cui e' composta e cosparsa da ponti grandi e piccoli che si alzano e si abbassano sulla Neva... San Pietroburgo, questa citta' fatta di viali e musei, palazzi che fanno della citta' stessa un museo di architettura... questa citta' e' il centro culturale della Russia... qui c'e' l'Hermitage... qui ci sono moltissime opere che si studiano al liceo, quelle che si contemplano sulle pagine dei libri di storia dell'arte... qui c'e' "amore e psiche" di Canova, che ho trascorso credo mezzora a fotografare...
Si esce dall'Hermitage con la vera sensazione di aver fatto una indigestione di arte... si esce sentendo il bisogno di non guardare piu' niente per poter metabolizzare le troppe cose belle viste nel gir di una giornata... per fortuna i parchi dlla citta' offrono una buona atmosfera pert riposare lo sgiardo: un solo colore, verde...
Si esce dall'Hermitage con la vera sensazione di aver fatto una indigestione di arte... si esce sentendo il bisogno di non guardare piu' niente per poter metabolizzare le troppe cose belle viste nel gir di una giornata... per fortuna i parchi dlla citta' offrono una buona atmosfera pert riposare lo sgiardo: un solo colore, verde...
Hemritage Lucy
Hemritage ,the biggest art musem in the world.I really wanted to jump inside to see.But There were so many poeple.I was pushed to the tickets office to get in it.It is huge.SO many arts but croweded.people followed their tour guids from one room ran to another.They could not really enjoy them .Just hope for anothers.Hope to see more but finally see nothing.
I just tried to remember my favourit pressionists were on the third floor.Be sure I would not miss them.Then I wandered inside.I losted into the colour and the emossion of the arts.I forgot everything . Just arts.......
I just tried to remember my favourit pressionists were on the third floor.Be sure I would not miss them.Then I wandered inside.I losted into the colour and the emossion of the arts.I forgot everything . Just arts.......
sabato 21 luglio 2007
San Pietroburgo (martina.ita)
Uscire dalla stazione, girare l'angolo e ritrovarsi immediatamente in Nevsky Prospekt... la Prospettiva Nevsky, quella di Battiato!!! tante volte ho immaginato questa via... e a dire il vero non e' poi nemmeno tanto diversa da come me l'aspettavo... pero' non ho incontrato per caso igor stravinsky!
Tutto sta diventando a poco a poco piu' europeo... le strade, la gente, i parchi, le case, gli edifici, i quadri dei musei... tutto sta diventando piu' familiare e io mi sento sempre piu' vicina a quello che ha fatto parte del mio mondo prima della Cina... le lezioni di storia dell'arte, la musica, le letture ... tutto sembra ricordarmi a poco a poco l'europa e la sua cultura, l'europa e le mie radici...
E' come una riscoperta di qualcosa che era rimasto latente, e' come ritrovare in un angolo dentro di me tutti gli anni del liceo, e' una sensazione piu' che una consapevolezza vera e propria... e' lasensazione di tornare veramente a casa...
Domani Hermitage!
Tutto sta diventando a poco a poco piu' europeo... le strade, la gente, i parchi, le case, gli edifici, i quadri dei musei... tutto sta diventando piu' familiare e io mi sento sempre piu' vicina a quello che ha fatto parte del mio mondo prima della Cina... le lezioni di storia dell'arte, la musica, le letture ... tutto sembra ricordarmi a poco a poco l'europa e la sua cultura, l'europa e le mie radici...
E' come una riscoperta di qualcosa che era rimasto latente, e' come ritrovare in un angolo dentro di me tutti gli anni del liceo, e' una sensazione piu' che una consapevolezza vera e propria... e' lasensazione di tornare veramente a casa...
Domani Hermitage!
giovedì 19 luglio 2007
Moscow (martina.eng)
Moscow!
surprisingly awesome! streets and boulevards in a european style, buildings that remind of an past strictly linket to europe, but here and there orthodox churches and soviet buildings that tell the visitors that this is russia and not europe at all!
St Basil in the red square is just great! i saw many pictures of it, especially i remember the one giuseppe (www.giuseppecipriani.it) took when he came to moscow through the transiberian last year... but wuah! no picture gave me the feeling of seeing it just around the corner, with its coloured roofs and so round and perfect lines in the blu sky!
And then the tretiakov gallery, with its russian art, from ancient icons to XIX century's wanderers... and then pushkin museum, with pieces coming from ancient egypt, from mesopotamia and its civilazations which were the basis of our - part of - culture.... and then the impressionists! cezanne, monet, manet, renoir,... and then van gogh, rodin, chagall, de chirico....
It is like coming little by little closer to everythig built my way of thinking and of seeing arts after a long period past where art is completely different from the one i learned to appreciate. Going home so slowly, breathing what is in the middle from china and italy is like aknowledging step by step where i am from... it is like remembering and meeting with new eyes what once was the only reality i knew...
surprisingly awesome! streets and boulevards in a european style, buildings that remind of an past strictly linket to europe, but here and there orthodox churches and soviet buildings that tell the visitors that this is russia and not europe at all!
St Basil in the red square is just great! i saw many pictures of it, especially i remember the one giuseppe (www.giuseppecipriani.it) took when he came to moscow through the transiberian last year... but wuah! no picture gave me the feeling of seeing it just around the corner, with its coloured roofs and so round and perfect lines in the blu sky!
And then the tretiakov gallery, with its russian art, from ancient icons to XIX century's wanderers... and then pushkin museum, with pieces coming from ancient egypt, from mesopotamia and its civilazations which were the basis of our - part of - culture.... and then the impressionists! cezanne, monet, manet, renoir,... and then van gogh, rodin, chagall, de chirico....
It is like coming little by little closer to everythig built my way of thinking and of seeing arts after a long period past where art is completely different from the one i learned to appreciate. Going home so slowly, breathing what is in the middle from china and italy is like aknowledging step by step where i am from... it is like remembering and meeting with new eyes what once was the only reality i knew...
mercoledì 18 luglio 2007
Moscow, we are here Lucy
We are in moscow now.It is very big city and everything is really expensive.And like in other big cities.They always give me a feeling of cold.For the tall buildings,the fast passing people.,cars.....you will feel you are so small in the city.You are nobody. But good thing is that you can make your own adventure film.You may have some surprise and fun stories or sad stories.Let's see what will happen to us in three days in Moscow.
Mosca (martina.ita)
Eccoci finalmente a mosca, dopo 3 giorni di treno ininterrotti tra le betulle siberiane... betulle, betulle, betulle... betulle dai fusti bianchi che si incendiano di rosa arancio all'ora del tramonto, betulle che lasciano intravedere un cielo per me straniero, un cielo diverso, un cielo che non e' ne' europeo, ne' asiatico e quindi per me cosi' poco familiare...
Ma oltre alle betulle da irkutsk a mosca ci sono state anche tante persone: chi ci ha accompagnato per tutto il viaggio, chi invece e' sceso o salito alle stazioni di mezzo... krasnojarsk, omsk, yekateringurg... famiglia in vacanza in direzione mar nero, bimbi di una squadra di calcio che avevano una partita a omsk, innamorati che insieme leggevano la bibbia tra un sonnellino e l'altro, una vecchia signora che continuava a parlarmi in russo, come se io potessi capire mentre in realta' non capivo un bel niente e nella mia mente cercavo di indovinare quello che volesse dirmi... ho deciso che si stava lamentando della figlia e della nipote che l'hanno lasciata da sola su una cuccetta lontana dalla loro....
E poi a mosca e' arrivata Eugenia! con un cartello con su scritto il mio nome e la macchina pronta per portarci all'albergo che ci ha prenotato! carinissima! ci ha fatto fare il giro dell'universita'... un complesso gigantesco costruito tra il 49 e il 53.... presto, se mai riusciro' a mettere ste foto, potro' farvelo vedere...
a presto per notizie da mosca!
marti
Ma oltre alle betulle da irkutsk a mosca ci sono state anche tante persone: chi ci ha accompagnato per tutto il viaggio, chi invece e' sceso o salito alle stazioni di mezzo... krasnojarsk, omsk, yekateringurg... famiglia in vacanza in direzione mar nero, bimbi di una squadra di calcio che avevano una partita a omsk, innamorati che insieme leggevano la bibbia tra un sonnellino e l'altro, una vecchia signora che continuava a parlarmi in russo, come se io potessi capire mentre in realta' non capivo un bel niente e nella mia mente cercavo di indovinare quello che volesse dirmi... ho deciso che si stava lamentando della figlia e della nipote che l'hanno lasciata da sola su una cuccetta lontana dalla loro....
E poi a mosca e' arrivata Eugenia! con un cartello con su scritto il mio nome e la macchina pronta per portarci all'albergo che ci ha prenotato! carinissima! ci ha fatto fare il giro dell'universita'... un complesso gigantesco costruito tra il 49 e il 53.... presto, se mai riusciro' a mettere ste foto, potro' farvelo vedere...
a presto per notizie da mosca!
marti
venerdì 13 luglio 2007
Da Irkutsk, tornando da Olkhon Island, Lago Baikal (martina.ita)
Un giorno ad Irkutsk, lunedi', e' decisamente bastato per renderci conto di non essere piu' in un paese asiatico e che, gradualmente ci stiamo avvicinando all'europa. Volti diversi da quelli cinesi e da quelli mongoli, nonostante la popolazione buriata ricordi che in realta' siamo in una terra di mezzo tra asia ed europa...
Ad Irkutsk si respira un'aria serena, rilassata, distesa: al tramonto (che qui e' in torno alle nove di sera almeno), tanta gente cammina per il parco lungo il fiume o riposa sotto un albero chiacchierando con gli amici e sorseggiando una birra o una coca cola... inizialmente mi fa quasi impressione vedere tanta gente per strada con in mano bottiglie o lattine di birra, soprattutto perche' tutti ce le avevano: giovani, donne sulla quarantina, ma anche gente che per me potrebbe essere in pensione... tutti tutti... Poi penso ai nostri apres ski e ai nostri aperitivi... mi accorgo che noi a quell'ora sorseggiamo birra e vino bianco ma al coperto nei bar... e allora non e poi piu' cosi' tanto strano a pensarci bene...
Ad Irkutsk gli innamorati camminano per strada e si baciano e si coccolano... mi e' sembrato quasi strano, come se ci fosse qualcosa di nuovo o di anormale: in cina e' rarissimo vedere atteggiamenti di questo tipoo in giro per le strade e per i parchi... qui tutti i ragazzi sulla riva del fiume al tramonto ricordano le scene romantiche dei telefilm americani: ragazze in shorts, tacchi alti, rossetto e capelli sciolti; ragazzi in jeans e giubbotto o t-shirt... abbracciati, tranquilli e sereni!
Sull'autobus per l'isola di olkhon (tragitto di 7-8 ore su sedili schiacciatissimi) ci sono con noi solo passeggeri russi che vanno sull'isola per le vacanze. Questa infatti e' una meta di tanti russi che vanno a cercare spiagge e [panorami incantevoli per camminate... in mezzo alla siberia. Un ragazzo, Alex, che parla benissimo inglese, ci fa da interprete per comunicare con i nostri vicini: un signore in tuta mimetica traspirante incuriosito dagli schemi di scacchi di lucy e un signore dalla faccia rotonda (che mi ricorda mio zio Cicci), che tiene in una mano un biberon e nell'altra un bicchiere di vodka per brindare al viaggio. Veniamo subito coinvolte al brindisi (senza aver pranzato) a base di vodka e frutta secca... Alex ci spiega che e' tradizione russa e noi, ovviamente, non possiamo rifiutare!
Passiamo di fronte ad una specie di santuario buriato di tradizione sciamanica e il signore dalla tuta mimetica traspirante mi da' 2 monete da gettare per assicurarci buon viaggio. Anche qui, come in mongolia, lungo la strada ci sono sorte di santuari dove i viaggiatori si devono fermare e fare delle offerte... e le offerte possono essere sassi, sigarette, soldi o vodka... vale anche bere vodka e fumare le sigarette!
L'isola di olkhon e' un posto meraviglioso! Un'isola di pescatori che ora vive di turismo, percorsa solamente di strade sterrate e densa di foreste, spiagge, sabbia... gia' : foreste di conifere che crescono sulla sabbia, su tanta sabbia! mah!
Tre giorni di relax, camminate, natura, spiaggia, bagno (un totale di un minuto nelle acque ghiacciate del lago baikal), sole ma anche pioggia, prima di ripartire alla volta di mosca... tre giorni di treno e poi... capitale russa, cremlino, piazza rossa... dove ci aspetta Eugenia, amica di Mien, appena tornata da una visita in Valle d'Aosta...
Ad Irkutsk si respira un'aria serena, rilassata, distesa: al tramonto (che qui e' in torno alle nove di sera almeno), tanta gente cammina per il parco lungo il fiume o riposa sotto un albero chiacchierando con gli amici e sorseggiando una birra o una coca cola... inizialmente mi fa quasi impressione vedere tanta gente per strada con in mano bottiglie o lattine di birra, soprattutto perche' tutti ce le avevano: giovani, donne sulla quarantina, ma anche gente che per me potrebbe essere in pensione... tutti tutti... Poi penso ai nostri apres ski e ai nostri aperitivi... mi accorgo che noi a quell'ora sorseggiamo birra e vino bianco ma al coperto nei bar... e allora non e poi piu' cosi' tanto strano a pensarci bene...
Ad Irkutsk gli innamorati camminano per strada e si baciano e si coccolano... mi e' sembrato quasi strano, come se ci fosse qualcosa di nuovo o di anormale: in cina e' rarissimo vedere atteggiamenti di questo tipoo in giro per le strade e per i parchi... qui tutti i ragazzi sulla riva del fiume al tramonto ricordano le scene romantiche dei telefilm americani: ragazze in shorts, tacchi alti, rossetto e capelli sciolti; ragazzi in jeans e giubbotto o t-shirt... abbracciati, tranquilli e sereni!
Sull'autobus per l'isola di olkhon (tragitto di 7-8 ore su sedili schiacciatissimi) ci sono con noi solo passeggeri russi che vanno sull'isola per le vacanze. Questa infatti e' una meta di tanti russi che vanno a cercare spiagge e [panorami incantevoli per camminate... in mezzo alla siberia. Un ragazzo, Alex, che parla benissimo inglese, ci fa da interprete per comunicare con i nostri vicini: un signore in tuta mimetica traspirante incuriosito dagli schemi di scacchi di lucy e un signore dalla faccia rotonda (che mi ricorda mio zio Cicci), che tiene in una mano un biberon e nell'altra un bicchiere di vodka per brindare al viaggio. Veniamo subito coinvolte al brindisi (senza aver pranzato) a base di vodka e frutta secca... Alex ci spiega che e' tradizione russa e noi, ovviamente, non possiamo rifiutare!
Passiamo di fronte ad una specie di santuario buriato di tradizione sciamanica e il signore dalla tuta mimetica traspirante mi da' 2 monete da gettare per assicurarci buon viaggio. Anche qui, come in mongolia, lungo la strada ci sono sorte di santuari dove i viaggiatori si devono fermare e fare delle offerte... e le offerte possono essere sassi, sigarette, soldi o vodka... vale anche bere vodka e fumare le sigarette!
L'isola di olkhon e' un posto meraviglioso! Un'isola di pescatori che ora vive di turismo, percorsa solamente di strade sterrate e densa di foreste, spiagge, sabbia... gia' : foreste di conifere che crescono sulla sabbia, su tanta sabbia! mah!
Tre giorni di relax, camminate, natura, spiaggia, bagno (un totale di un minuto nelle acque ghiacciate del lago baikal), sole ma anche pioggia, prima di ripartire alla volta di mosca... tre giorni di treno e poi... capitale russa, cremlino, piazza rossa... dove ci aspetta Eugenia, amica di Mien, appena tornata da una visita in Valle d'Aosta...
I have a great time in Baikel Lake.Lucy
I was deeply attracted by the paintings that were drawn by the artists of the 19th century When I first watched them years ago .Now I am in the picture.Russia is really beautiful .The yellow, Purple,white flowers Like stars shining in the grass.Further are the hills covered with the trees.And rivers and small lakes hiding in the grassland.We spent three days in the island of Baikel Lake. A wonderful place.We walked miles in the forest.enjoyed the sunshine and fresh air By the seashore.We talked. Laughed and played cards with four lovely Frnch girls.We feel we are in the heaven.We forgot the pain of our feet.the boring long times on the way.All hard time has gone.Just the happiness.I think it may why people love to travel.
lunedì 9 luglio 2007
IRKUTSK (Lucy.eng)
Compare?
In Five days.I have experienced three cultures---China ,Mongolia,Russia.But I feel that I didn't really enjoy the cultures.I just tried to compare them.The price of the goods,the different of people,the Buildings, the land,Anyway that made me very tired. Suddenly I aweared that I should stop to judge them. For it is true that they are different from many ways, i could not judge other cultures basing on my culture.
Compare?
In Five days.I have experienced three cultures---China ,Mongolia,Russia.But I feel that I didn't really enjoy the cultures.I just tried to compare them.The price of the goods,the different of people,the Buildings, the land,Anyway that made me very tired. Suddenly I aweared that I should stop to judge them. For it is true that they are different from many ways, i could not judge other cultures basing on my culture.
IRKUTSK (martina.ita)
Il viaggio in treno da Ulaan Bataar e' si durato 36 ore, ma non di certo 36 ore di viaggio ininterrotto: prima ci siamo fermati per 4 0 5 ore alla frontiera mongola a Sukhbataar, poi altre 3 o 4 ore dalla parte russa a Shaunsky dove degli ufficiali russi sono saliti sui vagoni e hanno controllato scompartimento per scompartimento i bagagli dei passeggeri.
Nel nostro scompartimento c'era Rujena, una signora Buriata che tornava a casa dopo aver lavorato in mongolia. Aveva con se' un'infinita' di bagagli, stava di fatto facendo un trasloco.. in treno: valigie, borse, piantine, una macchina telecomandata da regalare al nipotino...di tutto in somma.
Ulan Ude, la capitale della repubblica buriata e' un ctogiolo di culture e religioni: qui si mescolano infatti russi, buriati, mongolie religioni crisitana, buddhista, ebraica e musulmana. Chiedo a Rujena di che religione siano i Buriati, lei mi spiega che alcuni sono cristiani, altri buddhisti, ma molti, come lei, sono sia cristiani sia buddisti. Perche', come mi ha fatto capire a gesti e con pochissime parole di una lingua franca mista di inglese e russo che ormai avevamo imparato tutte e due ad usare per comunicare, Dio e' uno solo...
Il resto del vagone era abitato da americani, inglesi, australiani e neozelandesi: un' isola di occidentali nel confine tra la mongolia e la russia, perche' la transiberiana e' meta di tantissimi viaggiatori che , come noi, hanno voglia di scoprire cosa sta in mezzo a oriente e occidente.
Accidenti, questo computer non legge la mia scheda di memoria in cui ho tutte le foto... per cui nemmeno oggi riesco a farvele vedere.... magari trovero' un altro centro internet a irkutsk, se no tocchera' aspettare fino a yekaterinburg...
Il viaggio in treno da Ulaan Bataar e' si durato 36 ore, ma non di certo 36 ore di viaggio ininterrotto: prima ci siamo fermati per 4 0 5 ore alla frontiera mongola a Sukhbataar, poi altre 3 o 4 ore dalla parte russa a Shaunsky dove degli ufficiali russi sono saliti sui vagoni e hanno controllato scompartimento per scompartimento i bagagli dei passeggeri.
Nel nostro scompartimento c'era Rujena, una signora Buriata che tornava a casa dopo aver lavorato in mongolia. Aveva con se' un'infinita' di bagagli, stava di fatto facendo un trasloco.. in treno: valigie, borse, piantine, una macchina telecomandata da regalare al nipotino...di tutto in somma.
Ulan Ude, la capitale della repubblica buriata e' un ctogiolo di culture e religioni: qui si mescolano infatti russi, buriati, mongolie religioni crisitana, buddhista, ebraica e musulmana. Chiedo a Rujena di che religione siano i Buriati, lei mi spiega che alcuni sono cristiani, altri buddhisti, ma molti, come lei, sono sia cristiani sia buddisti. Perche', come mi ha fatto capire a gesti e con pochissime parole di una lingua franca mista di inglese e russo che ormai avevamo imparato tutte e due ad usare per comunicare, Dio e' uno solo...
Il resto del vagone era abitato da americani, inglesi, australiani e neozelandesi: un' isola di occidentali nel confine tra la mongolia e la russia, perche' la transiberiana e' meta di tantissimi viaggiatori che , come noi, hanno voglia di scoprire cosa sta in mezzo a oriente e occidente.
Accidenti, questo computer non legge la mia scheda di memoria in cui ho tutte le foto... per cui nemmeno oggi riesco a farvele vedere.... magari trovero' un altro centro internet a irkutsk, se no tocchera' aspettare fino a yekaterinburg...
sabato 7 luglio 2007
Mongolia (martina.ita)
Si arriva ad Ulaan Bataar dopo una traversata lunghissima di deserto e praterie. La Mongolia e' immensa, le sue forme sinuose e sfumate fatte di verde, di blu e di giallo sembrano non avere limiti: arrivano fino dove gli occhi possono vedere e poi ancora ancora ancora.
Ulaan Bataar, con i suoi edifici in stile sovietico e la sua distesa di case basse e ger fisse in un certo senso ricorda l'estensione di questa nazione: e' una citta' bassa, fatta di case basse che si estendono sul suolo collinoso inframezzatre fra e la da ciminiere che sputano fumo nero.
Su una collina in lontananza si scorge il volto del mitico Gengis Khan, primo segnale del forte revival che la figura del fondatore dell'impero mongolo sta avendo in questi anni. Ed e' piu' che comprensibile: dopo anni di sottomissione alla Cina Prima e alla Russia dopo, con la fine del socialismo (dall'inizio degli anni 90) in Mongolia si assiste ad una forte ricerca delle origini culturali: statue ed effigi di gengis khan ovunque, alcune enormi, templi e buddha ristrutturati, non per i turisti, ma per i fedeli... e l'orgoglio di questo popolo si respira in ogni momento: i mongoli di primo acchito sembrano diffidenti e introversi, come i nostri veri montanari, e, solo dopo aver instaurato una relazione, si possono scambiare dei sorrisi e magari sguardi di intesa o comunicazioni extra linguistiche... E questo vale sia pr i cittadini che per gli abitanti delle praterie che abbiamo incontrato, ma anche per chi lavora in alberghi o campoi per turisti... ed e' questa la cosa che forse stupisce di piu' e che, ancora una volta, mi fa pensare ai veri montanari, forse ogni tanto un po' troppo ottusi...
Sara' la necessita' di vivere in condizioni decisamente non agevoli, sara' il loro sangue che ha dentro questo modo di fare fiero e dignitoso, sara' lo strettissimo contatto con le forze della natura e la convivenza simbiotica con gli animali a rendere queste persone cosi' dure ma allo stesso tempo evidentemente sensibili....
Ulaan Bataar, con i suoi edifici in stile sovietico e la sua distesa di case basse e ger fisse in un certo senso ricorda l'estensione di questa nazione: e' una citta' bassa, fatta di case basse che si estendono sul suolo collinoso inframezzatre fra e la da ciminiere che sputano fumo nero.
Su una collina in lontananza si scorge il volto del mitico Gengis Khan, primo segnale del forte revival che la figura del fondatore dell'impero mongolo sta avendo in questi anni. Ed e' piu' che comprensibile: dopo anni di sottomissione alla Cina Prima e alla Russia dopo, con la fine del socialismo (dall'inizio degli anni 90) in Mongolia si assiste ad una forte ricerca delle origini culturali: statue ed effigi di gengis khan ovunque, alcune enormi, templi e buddha ristrutturati, non per i turisti, ma per i fedeli... e l'orgoglio di questo popolo si respira in ogni momento: i mongoli di primo acchito sembrano diffidenti e introversi, come i nostri veri montanari, e, solo dopo aver instaurato una relazione, si possono scambiare dei sorrisi e magari sguardi di intesa o comunicazioni extra linguistiche... E questo vale sia pr i cittadini che per gli abitanti delle praterie che abbiamo incontrato, ma anche per chi lavora in alberghi o campoi per turisti... ed e' questa la cosa che forse stupisce di piu' e che, ancora una volta, mi fa pensare ai veri montanari, forse ogni tanto un po' troppo ottusi...
Sara' la necessita' di vivere in condizioni decisamente non agevoli, sara' il loro sangue che ha dentro questo modo di fare fiero e dignitoso, sara' lo strettissimo contatto con le forze della natura e la convivenza simbiotica con gli animali a rendere queste persone cosi' dure ma allo stesso tempo evidentemente sensibili....
From Ulaan Bataar (martina.eng)
Days in Mongolia have a totally different rythm... maybe it is the sky, maybe the grassland with all its animals, or maybe it is the attitude of people living here.
During the last days we visited grasslands, we spent the night in the nomads' gers, we did horse riding... and everything was kind of a medicine for the soul.
But Ulaan Bataar is a big city: almost half of mongolian people live here and as every big city in the world it is polluted and quite chaotic... it is so weird to think that in 2 hours you can get to paradise from here... and it is even wirder thinking that ulaan bataar is only a small small part of this country, and all the rest is 100% nature!
We will leave UB tonight to go to Irkutsk... the trip will take 36 hours by train ... so enough time to relax and thing about all we saw and felt during the last days!
martina
During the last days we visited grasslands, we spent the night in the nomads' gers, we did horse riding... and everything was kind of a medicine for the soul.
But Ulaan Bataar is a big city: almost half of mongolian people live here and as every big city in the world it is polluted and quite chaotic... it is so weird to think that in 2 hours you can get to paradise from here... and it is even wirder thinking that ulaan bataar is only a small small part of this country, and all the rest is 100% nature!
We will leave UB tonight to go to Irkutsk... the trip will take 36 hours by train ... so enough time to relax and thing about all we saw and felt during the last days!
martina
mercoledì 4 luglio 2007
From Ulaan Bataar (martina.eng)
Wow... so much to say right now?
where should i start form? the beginning? where and whan was the beginning? only one week since my mum and me left, and still it seems one month... days full of colours, full of fantastic views, full of people, full of life!
Let's start from beijing then!
We left beijing with the night train for ualaan bataar: my mum, me, a little girl from inner mkongolia with her dad... this was the team. I didn't speak too much to the girl, but we often looked at each other, and smile, though i was crying (it hasn't been very easy to leave china this time...)... and actually she seemed to understand perfectly why i was criyng and she was looking at me with a sweet expression, mixing curiosity and comprehension...
When we arrived at Hohhot, we discovered that our train was leaving at ten in the night and not at ten am, as we expected... misunderstanding... so one great unexpected day in Hohhot: walk in the city center and visit to a big big monastery... more faithfull people than tourists, the opposite of beijing's lama temple. Hohhot, chinese city and yet already different from the part of china i am used to, people have another accent and i don't feel really home there anymore... I was leaving china and that was the beginning!
Hohhot - Erlian. Team formed by mum, me and two cantonese guys... they were going to mongolia with other two colleages to work there... so nice those cantonese! i could speak to them and laugh at their weird accent... we were leaving china, but part of china was coming with us and that was pretty conforting...
We spent the day in Erlian (the big version of chongli... see other blog for reference) waiting for the train to have its wheels changed in order to fit mongolian railways... and finally, at ten in the night we left for Ulaan Bataar! On the train with us there were also two guys form Israel, they explained that every Israelin young person, boys and girls, use to travel around the world after they finish the military service... there is plenty of young people travelling around the world to see how beautiful it is, after they discovered how terrible it can be...
We got to Ulaan Bataar with more than one hour late...as soon as we got of fthe train we saw a guy handing a sheet with my name and surname... he was Obo, waiting for us with Orgil. They are two mongolian friends... friends of a friend i met at school in beiing, Bob or Boroldoi. Bob contacted them and made sure that they would have come to pick us up... and here we are!
After meeting Bob's family in their house, we lelft with our two friends, who are also our driver and guide. Obo is a professional rally driver ... he is 21 and he started driving when he was 8... awesome trip off pist! i wish my brother were with us... he would have enjoyed it sooooooo much!!!!
We got to the ger (tipical mongolian tents for nomads) tourist camp for dinner... with a very particular dessert... Obo ordered for us a Mongolian delicious dish: mutton head.... ahem... ahem.. ahem... we tasted it... not really bad honestly! but as we did not finish it, Obo just made sure that he could find it again in the morning for breakfast... it seems to be great in milk tea: mongolian cereals!!!! well... we had our bread and jam, and enjoyed looking at him :-)
For pictures and other script... sorry, but dinner and my friends are waiting for me... Lucy just arrived form Beijing today... so the trip is officially starting!!!
ITALIANO:
Siccome la cena sta aspettando, e la mamma e i miei amici pure... a presto per versione in italiano e foto!
marti
where should i start form? the beginning? where and whan was the beginning? only one week since my mum and me left, and still it seems one month... days full of colours, full of fantastic views, full of people, full of life!
Let's start from beijing then!
We left beijing with the night train for ualaan bataar: my mum, me, a little girl from inner mkongolia with her dad... this was the team. I didn't speak too much to the girl, but we often looked at each other, and smile, though i was crying (it hasn't been very easy to leave china this time...)... and actually she seemed to understand perfectly why i was criyng and she was looking at me with a sweet expression, mixing curiosity and comprehension...
When we arrived at Hohhot, we discovered that our train was leaving at ten in the night and not at ten am, as we expected... misunderstanding... so one great unexpected day in Hohhot: walk in the city center and visit to a big big monastery... more faithfull people than tourists, the opposite of beijing's lama temple. Hohhot, chinese city and yet already different from the part of china i am used to, people have another accent and i don't feel really home there anymore... I was leaving china and that was the beginning!
Hohhot - Erlian. Team formed by mum, me and two cantonese guys... they were going to mongolia with other two colleages to work there... so nice those cantonese! i could speak to them and laugh at their weird accent... we were leaving china, but part of china was coming with us and that was pretty conforting...
We spent the day in Erlian (the big version of chongli... see other blog for reference) waiting for the train to have its wheels changed in order to fit mongolian railways... and finally, at ten in the night we left for Ulaan Bataar! On the train with us there were also two guys form Israel, they explained that every Israelin young person, boys and girls, use to travel around the world after they finish the military service... there is plenty of young people travelling around the world to see how beautiful it is, after they discovered how terrible it can be...
We got to Ulaan Bataar with more than one hour late...as soon as we got of fthe train we saw a guy handing a sheet with my name and surname... he was Obo, waiting for us with Orgil. They are two mongolian friends... friends of a friend i met at school in beiing, Bob or Boroldoi. Bob contacted them and made sure that they would have come to pick us up... and here we are!
After meeting Bob's family in their house, we lelft with our two friends, who are also our driver and guide. Obo is a professional rally driver ... he is 21 and he started driving when he was 8... awesome trip off pist! i wish my brother were with us... he would have enjoyed it sooooooo much!!!!
We got to the ger (tipical mongolian tents for nomads) tourist camp for dinner... with a very particular dessert... Obo ordered for us a Mongolian delicious dish: mutton head.... ahem... ahem.. ahem... we tasted it... not really bad honestly! but as we did not finish it, Obo just made sure that he could find it again in the morning for breakfast... it seems to be great in milk tea: mongolian cereals!!!! well... we had our bread and jam, and enjoyed looking at him :-)
For pictures and other script... sorry, but dinner and my friends are waiting for me... Lucy just arrived form Beijing today... so the trip is officially starting!!!
ITALIANO:
Siccome la cena sta aspettando, e la mamma e i miei amici pure... a presto per versione in italiano e foto!
marti
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