Passata la frontiera della Lituania in piena notte in autobus, eccoci in Polonia, in direzione Varsavia.
Dopo una notte insonne Varsavia ci si e´presentata grigia e nuvolosa la mattina presto, ma incamminandoci verso il centro si e´accesa a poco a poco, si e´riempita di vita: lungo il viale signore con la testa avvolta in foulard colorati vendevano frutti di bosco e invitanti bomboloni ripieni di chissa´che crema, tutti si avviavano - chi con il caffe´, chi con il giornale in mano - al lavoro. Varsavia si stava svegliando tra i suoi palazzi in stile sovietico e i suoi grattacieli sberluccicanti di vetro e noi stavamo andando in cerca del nostro ostello - l´ennesimo - accoglientissimo!
Combinazione ci siamo ritrovate nella piazza di fronte al castello di Varsavia alle 5 del 1 agosto: il momento esatto dell´anniversario della rivolta della citta´nel 1944 e, dopo un´accurata visita dei musei dell´olocausto e di storia che molto bene espongono la tragedia indescrivibile vissuta da una sola citta´ durante la guerra, e´stato quasi emozionante vedere la citta´fermarsi con bandierine bianche e rosse per un momento di silenzio e di immobilita´ prima che il presidente facesse il suo discorso trasmesso su mega schermi sparsi per la citta´...
Varsavia non dimentica e non fa dimenticare, Varsavia e´risorta dalle ceneri nel vero senso della parola, ma a Varsavia si respira la storia: la si sente, la storia e´li´, ad ogni angolo, con la sua tragedia, come un monito, come un insegnamento da vedere, da ascoltare, da ricordare.
giovedì 2 agosto 2007
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1 commento:
i can't read italian, but i read Lucy said:" it's farther my home , but nearer Marti's home"
anyway~~~it's a fantastic traveling :)
enjoy it :D
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