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lunedì 6 agosto 2007
Berlin ,a great place for arts Lucy
On the steet, you no need to look for them.you can hear the beautifull music in any corner.At night you can release your emotion at the open air concernts.Drink the beer on the grass as you hear all kinds of music.In the art museums you are just like getting into an art sea. Take your time and enjoy it.the buildings from ancient to morden ,you will surprise for theirs pretty.Berlin a great place for arts.
Berlino
Arrivate alla stazione di Berlino, per la terza volta durante il nostro viaggio c'era qualcuno ad aspettarci: questa volta era Damiano, un ragazzo italotedesco che lavora per la Stampa, incaricato di accompagnarci all'appartamento di Marina Verna che supergentilmente ci ha lasciato il suo appartamento mentre lei era in vacanza... quindi casa, lavatrice, guide di berlino sul tavolo e due bici a disposizione per i nostri giorni berlinesi... non avremmo potuto volere niente di meglio!
E cosi, grazie anche ad una fittissima mail piena di consigli che mi ha scritto Gerard (che ha vissuto a Berlino per diversi mesi e ne e' a dir poco innamorato), abbiamo visto tutto quello che si poteva vedere di Berlino in cosi' pochi giorni... eppure ci sarebbero state ancora tante vie, tanti musei da visitare, perche' a Berlino c'e' veramente un'infinita' di cose da vedere e di cose da fare!
Il museo di Picasso, la Gemaelder Galerie, il Vecchio e il Nuovo Museo Nazionale... Alexander Platz (e anche qui torna alla mente una canzone di Battiato...), il muro di Berlino, il tiergarten, la stazione dello zoo, le vie dense di localini per aperitivi, colazioni o pranzi... teatri all'aperto che appena voltato l'angolo si presentano con una piece in corso... dehors con musica e piazze con giocolieri...
Berlino e' viva, e' culturalmente viva: sembra che qui ogni confronto sia vissuto in modo piu' rilassato, come se il confronto fosse parte integrante di una citta' dove vivono persone cosi' diverse tra loro... e questa impressione la si respira in ogni angolo, in ogni parco dove famiglie si riposano a pochi metri da punk che chiacchierano... e per me e' stato come confrontarmi con il confronto: vederlo possibile e chiedermi se nei luoghi in cui vivo sia cosi' oppure no... e soprattutto chiedermi - perche' no?
E cosi, grazie anche ad una fittissima mail piena di consigli che mi ha scritto Gerard (che ha vissuto a Berlino per diversi mesi e ne e' a dir poco innamorato), abbiamo visto tutto quello che si poteva vedere di Berlino in cosi' pochi giorni... eppure ci sarebbero state ancora tante vie, tanti musei da visitare, perche' a Berlino c'e' veramente un'infinita' di cose da vedere e di cose da fare!
Il museo di Picasso, la Gemaelder Galerie, il Vecchio e il Nuovo Museo Nazionale... Alexander Platz (e anche qui torna alla mente una canzone di Battiato...), il muro di Berlino, il tiergarten, la stazione dello zoo, le vie dense di localini per aperitivi, colazioni o pranzi... teatri all'aperto che appena voltato l'angolo si presentano con una piece in corso... dehors con musica e piazze con giocolieri...
Berlino e' viva, e' culturalmente viva: sembra che qui ogni confronto sia vissuto in modo piu' rilassato, come se il confronto fosse parte integrante di una citta' dove vivono persone cosi' diverse tra loro... e questa impressione la si respira in ogni angolo, in ogni parco dove famiglie si riposano a pochi metri da punk che chiacchierano... e per me e' stato come confrontarmi con il confronto: vederlo possibile e chiedermi se nei luoghi in cui vivo sia cosi' oppure no... e soprattutto chiedermi - perche' no?
giovedì 2 agosto 2007
Da Berlino, ma Varsavia (martina.ita)
Passata la frontiera della Lituania in piena notte in autobus, eccoci in Polonia, in direzione Varsavia.
Dopo una notte insonne Varsavia ci si e´presentata grigia e nuvolosa la mattina presto, ma incamminandoci verso il centro si e´accesa a poco a poco, si e´riempita di vita: lungo il viale signore con la testa avvolta in foulard colorati vendevano frutti di bosco e invitanti bomboloni ripieni di chissa´che crema, tutti si avviavano - chi con il caffe´, chi con il giornale in mano - al lavoro. Varsavia si stava svegliando tra i suoi palazzi in stile sovietico e i suoi grattacieli sberluccicanti di vetro e noi stavamo andando in cerca del nostro ostello - l´ennesimo - accoglientissimo!
Combinazione ci siamo ritrovate nella piazza di fronte al castello di Varsavia alle 5 del 1 agosto: il momento esatto dell´anniversario della rivolta della citta´nel 1944 e, dopo un´accurata visita dei musei dell´olocausto e di storia che molto bene espongono la tragedia indescrivibile vissuta da una sola citta´ durante la guerra, e´stato quasi emozionante vedere la citta´fermarsi con bandierine bianche e rosse per un momento di silenzio e di immobilita´ prima che il presidente facesse il suo discorso trasmesso su mega schermi sparsi per la citta´...
Varsavia non dimentica e non fa dimenticare, Varsavia e´risorta dalle ceneri nel vero senso della parola, ma a Varsavia si respira la storia: la si sente, la storia e´li´, ad ogni angolo, con la sua tragedia, come un monito, come un insegnamento da vedere, da ascoltare, da ricordare.
Dopo una notte insonne Varsavia ci si e´presentata grigia e nuvolosa la mattina presto, ma incamminandoci verso il centro si e´accesa a poco a poco, si e´riempita di vita: lungo il viale signore con la testa avvolta in foulard colorati vendevano frutti di bosco e invitanti bomboloni ripieni di chissa´che crema, tutti si avviavano - chi con il caffe´, chi con il giornale in mano - al lavoro. Varsavia si stava svegliando tra i suoi palazzi in stile sovietico e i suoi grattacieli sberluccicanti di vetro e noi stavamo andando in cerca del nostro ostello - l´ennesimo - accoglientissimo!
Combinazione ci siamo ritrovate nella piazza di fronte al castello di Varsavia alle 5 del 1 agosto: il momento esatto dell´anniversario della rivolta della citta´nel 1944 e, dopo un´accurata visita dei musei dell´olocausto e di storia che molto bene espongono la tragedia indescrivibile vissuta da una sola citta´ durante la guerra, e´stato quasi emozionante vedere la citta´fermarsi con bandierine bianche e rosse per un momento di silenzio e di immobilita´ prima che il presidente facesse il suo discorso trasmesso su mega schermi sparsi per la citta´...
Varsavia non dimentica e non fa dimenticare, Varsavia e´risorta dalle ceneri nel vero senso della parola, ma a Varsavia si respira la storia: la si sente, la storia e´li´, ad ogni angolo, con la sua tragedia, come un monito, come un insegnamento da vedere, da ascoltare, da ricordare.
People under the sun should respect each other Lucy
Today we got to Berlin.The sun is so shining here.But the sun in my heart hide far away.The pictures( we saw in a Jewish Historical institute in Poland) about the huge suffering of the jewish people in the second war still in my mind could not get them away.My heart crying for them.I really don't want to talk more about the unhuman behaviour.I just want to say .Now Please everyone respect others .I hope the world can be peacefull.No war ,no killing,no .......
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